Sovana

Incantevole cittadina dell’Area del tufo, nel cuore della Toscana meridionale, Sovana si presenta come un gioiello di urbanistica medioevale, uno scrigno di arte e storia mescolate in un connubio di architetture di immenso valore culturale, ad impronta etrusca e romana. Possiamo definirlo uno dei borghi medioevali più integri della Maremma, oltre ad essere anche uno dei più belli. E’ forse uno dei pochi paesi in Italia dove il centro storico coincide con l'urbanizzazione totale del paese stesso. L’origine del borgo viene collocata in epoca romana, pur non mancando testimonianze della precedente presenza della popolazione degli Etruschi, la quale ha lasciato un vero e proprio patrimonio archeologico con una delle più grandi necropoli d’ Italia. L'attuale centro storico si sviluppò nel corso del Medioevo. A partire dal IX secolo fu culla della famiglia degli Aldobrandeschi e patria di Papa Gregorio VII (al secolo Ildebrando di Soana nato tra il 1015 e il 1020). Intorno all'anno mille Sovana divenne capitale della contea. Alla fine del Duecento Sovana venne ereditata dagli Orsini, insieme a Sorano e Pitigliano. A metà del Cinquecento fu conquistata dai Medici che la inglobarono nel Granducato di Toscana, in cui entrarono a far parte, agli inizi del Seicento, anche Sorano e Pitigliano. Dal 7°al 3° secolo avanti Cristo, Sovana fu un fiorente centro etrusco. Di questo periodo è la Necropoli etrusca che identifica nella Tomba Ildebranda, a forma di tempio greco, la Tomba “regina”. Numerose sono le Tombe etrusche rinvenute, di varia grandezza e di tipologia diversa, disseminate nelle immediate vicinanze del centro medioevale: il Cavone etrusco, la Tomba della Sirena, la Via Cava di S. Sebastiano, la Tomba del Tifone ed altre ancora. Dentro le mura dalla Rocca Aldobrandesca (XXII), percorrendo un selciato in cotto, si arriva fino alla Cattedrale dei SS. Pietro e Paolo (XI). Nella Piazza del Pretorio si può ammirare il Palazzo Pretorio, la Loggia del Capitano, il Palazzo dell’Archivio, nonché la Chiesa di Santa Maria Maggiore (XXII) ed il seicentesco Palazzo Bourbon del Monte, in parte addossato all’antica Chiesa di San Mamiliano. Proseguendo per via del Duomo si trova la presunta casa natale dell’illustre Ildebrando, divenuto poi Papa con il nome di Gregorio VII.

A Charming little town within the Tuff area, in the heart of Southern Tuscany. Sovana is a medieval urban jewel, a treasure box of art and history melded together in an architectural ensemble of invaluable cultural value, with an Etruscan and Roman footprint. It can be defined as one of the most intact medieval villages of the whole Maremma region, as well as one of the most beautiful.It is probably one of the few places in Italy where the historic center is in harmony with the total urbanization of the town.The origin of the village dates back to the Roman period, although there are also traces of a previous Etruscan presence, which has left an important archaeological heritage, i.e. one of the biggest necropolis in Italy. Its present center developed in medieval times. Starting from the ninth century, Sovana was the cradle of the Aldobrandeschi family and the birthplace of Pope Gregorio VII (better known as Ildebrando di Soana, who was born between 1015 and 1020). In about the year 1000 A. D., Sovana became the capital of the county. At the end of the thirteenth century, Sovana was inherited by the Orsini family, together with Sorano and Pitigliano. In the middle of the sixteenth century it was conquered by the Medici family, who merged it with the Grand duchy of Tuscany. At the beginning of the seventeenth century Sorano and Pitigliano were also included to the Grand duchy.From the seventh to the third century b.C., Sovana was a flourishing Etruscan center. The Etruscan Necropoli dates back to this period, with its most important tomb, the Ildebranda Tomb, with a Greek Temple structure.Spread around the whole area around the medieval center, many Etruscan Tombs were uncovered, with different size and typology: the Etruscan Cavone, The Tomb of the Sirena (Mermaid), the Via Cava of Saint Sebastian, the Tomb of the Tifone, and others.Inside the walls of the Aldobrandesca Rocca (twenty-second century), passing through a terracotta pavement, you reach Saints Peter and Paul Cathedral (eleventh century). In the Pretorio square you can admire the Pretorio Palace, the Loggia del Capitano, the Archives Palace and Santa Maria Maggiore’s Church (twenty-second century) and the seventeenth-century Palace Bourbon del Monte, partly leaning on the ancient Church of Saint Mamiliano. Continuing on the Duomo road you will find the supposed birthplace of Ildebrando, who became Pope Gregory VII.


La Tomba Ildebranda

Il celebre monumento funerario fu individuato nel 1843. Il nome deriva da Ildebrando da Sovana che nell'XI secolo divenne Papa Gregorio VII, a cui venne dedicato il monumento. Il complesso funerario, risalente al III-II sec. a.C., è interamente scavato nella roccia tufacea. Posto su un alto podio che domina la valle, si presenta scolpito su tre lati con una monumentale facciata a cui si accede tramite due scalinate laterali. Le tre celle esterne della Tomba erano delimitate da dodici colonne, di cui l’unica rimanente sorregge una porzione di soffitto a cassettoni. Su questo lato della Tomba sono conservati i resti dell'intonaco dipinto, in origine, secondo l’arte decorativa etrusca. Sotto il podio un profondo corridoio d’accesso (dromos), lungo una decina di metri e direttamente scavato nel tufo, permette l’accesso al sepolcro. La camera sepolcrale, profanata in epoca antica, si presenta con una pianta a forma di croce greca.

The well-known funerary monument was uncovered in 1843. Its name is due to Ildebrando of Sovana who during the eleventh century became Pope Gregory VII, to whom the monument was dedicated.The funerary complex, dating back to the III-II century b. C. is completely excavated in the tuff rock and is situated on a high podium dominating the valley.It is engraved on the three sides with a monumental facade accessible through two side flights of steps.The three external cells were once delimited by twelve columns, the only one preserved today holds up a portion of the coffered ceiling. On this side of the Tomb parts of the original painted plaster are preserved, as in the traditional Etruscan decoration.Underneath the podium a deep access corridor  (dromos), ten meters long and directly excavated in the tuff rock, gives entrance to the tomb.The burial chamber, violated in ancient times, has a Greek Cross shape plan.


Le Vie Cave

Lungo un sentiero che dall’Agriturismo conduce alle Necropoli etrusche, si possono percorrere, a piedi, antiche Vie Cave etrusche incassate nella roccia tufacea.  In epoca romana, le Vie Cave entrarono a far parte di un sistema viario che si connetteva al tronco principale di un’antica strada di collegamento tra Roma e Saturnia, diramandosi dalla Via Cassia in territorio laziale.  Oggi la suggestiva rete viaria, di epoca etrusca, caratterizza l’Area Archeologica di Sovana e collega varie necropoli nell'area tra Sorano, Sovana e Pitigliano, nel suggestivo scenario del Parco Archeologico del Tufo.

On the way from our Agriturismo to the Etruscan Necropolis,  you will pass through the ancient Etruscan Roads  built-in in the tuff rock, the so called “Vie Cave”.  During the Roman period the Vie Cave formed part of the road system which was connected to the main branch of an ancient road between Rome and Saturnia,  branching from the Cassia road in the Lazio area. Today the striking road system, belonging to the Etruscan period, characterizes Sovana’s  Archeological Area and connects various necropolis in the Sorano, Sovana and Pitigliano area, in the suggestive scenery of the Archeological Tuff Park.


PITIGLIANO

Pitigliano è un caratteristico borgo della Maremma grossetana, unico nel suo genere per la peculiarità di ergersi interamente su di masso tufaceo. La cittadina conserva vari monumenti di interesse artistico che spaziano dall’epoca medioevale al Settecento. Fondato dai Romani nei pressi di insediamenti etruschi delimitati da mura, divenne nel Medioevo possesso della famiglia Aldobrandesca.   Il paesaggio di Pitigliano è caratterizzato da due grandi archi dell’Acquedotto Mediceo, realizzato nel Seicento. Il monumento più imponente di Pitigliano è il Palazzo Orsini, di origine medioevale (XIV), noto come la residenza dei Conti Orsini. L’edificio venne costruito su un preesistente convento francescano e si presenta in forme cinquecentesche. Pitigliano, oggi definita “la piccola Gerusalemme”, ospitò gli ebrei forse fin dalla fine del Quattrocento, divenendo un centro di rifugio per la comunità nell’Italia centrale.
Il Ghetto è composto da una serie di vie e vicoli del centro storico dove si svolgeva la vita sociale, culturale e religiosa degli Ebrei. La Sinagoga risale al Cinquecento e testimonia la perfetta integrazione tra comunità ebraica e comunità cattolica.  Il cimitero ebraico risale alla seconda metà del XVI secolo, quando il Conte Niccolò IV Orsini concesse un piccolo appezzamento di terra al suo medico personale, di origine ebraica, che vi seppellì la moglie. La via principale conduce ad una piazza dove si trova la Cattedrale, dedicata ai Santi Pietro e Paolo ed edificata in epoca medioevale, che custodisce opere d’arte realizzate dal Seicento al secolo scorso. Da qui si giunge ad un’altra piazzetta dove si trova la Chiesa di San Rocco, con facciata rinascimentale.  La Chiesa ed il Convento di S. Francesco, costruiti nel Cinquecento per volere degli Orsini, il Tempietto Paleocristiano, probabilmente ricavato da una Tomba Etrusca, per citare solo alcuni dei luoghi solenni di Pitigliano.  

Pitigliano’s landscape is characterized by two big arches belonging to Medici’s Aqueduct, built during the seventeenth century. Pitigliano’s most massive monument is the Orsini Palace, dating back to medieval times (fourteenth century), well - known as Earls Orsini’s residence. The building was built on a pre-existent Franciscan convent and has a sixteenth century style. Today Pitigliano is also known as “Little Jerusalem”. Jews inhabited it since the end of the fifth century, soon becoming a refuge center for central Italy’s community.
The Ghetto, situated in the center of the village, has streets and “vicoli” (small and narrow streets) where Jewish social, cultural and religious life took place. The Synagogue dates back to the sixteenth century and testifies the perfect integration between the Jews and Catholic community. The Jewish Cemetery dates back to the second half of the sixteenth century when Earl Niccolò IV Orsini gave a small plot of land to his Jewish private doctor who buried his wife there. The main street leads to the square of Saint Peter and Paul’s Cathedral. A Cathedral built in medieval times with works of art dating from the seventeenth century until last century. From this point you reach another small square with the Church of Saint Rocco and its Renaissance facade. The Church and Convent of Saint Frances, built during the sixteenth century by the Orsini family, an early Christian Temple, probably built on an existing Etruscan Tomb. These are only some of the solemn places you will find in Pitigliano.


SATURNIA

A pochi chilometri di distanza si trovano le Cascate di Saturnia" con

Le Terme di Saturnia e le Cascate del Mulino, a sorgente naturale di acqua solfurea a 37°,

offrono uno scenario di incantevole bellezza.

Terme di Saturnia and the Cascate del Mulino, a natural source of sulfurous water at 37 °,     

offer a scenario of enchanting beauty.